Cari amici, oggi in Oriente è Deepawali, la festa della luce. Per tre giorni ogni cosa sarà illuminata in onore della dea Lakshmi tornata sulla terra a rischiarare il cammino dei popoli. Si tratta di una festività paragonabile al Natale occidentale e che, allo stesso modo, ha un valore transculturale. La vittoria della luce sul buio  della notte e dell’inverno è sempre motivo di gioia e speranza di rinascita. Oggi viviamo nel buio della paura, e questa festa ci dà il coraggio di pensare che nessuna notte è eterna, e, come diceva Lama Gangchen, solo perché c’è il buio la luce può brillare.

Il fatto che la festa sia in onore di una dea ci porta a valorizzare l’elemento femminile e il suo rapporto con la luce. La capacità generatrice “porta alla luce la vita”, e questo lega strettamente la donna alla vittoria sul buio. Nel corso dei secoli il valore della donna è stato misconosciuto in tutte le culture; oggi festeggiamo la nomina di una donna alla carica di vicepresidente degli Stati Uniti, questo è motivo di speranza e indizio di cambiamento. Ma non si tratta solo di riconoscere la capacità e l’intelligenza femminile attraverso il conferimento di cariche politiche importanti : occorre riconoscere prima di tutto il significato spirituale del principio femminile. Non si tratta di metterlo in competizione con quello maschile, ma di valorizzarne la qualità. E prima di tutto questa valorizzazione deve venire dalla consapevolezza che la donna ha di sé stessa.

In questo giorno pensiamo a chi ogni giorno accende la luce della guarigione, cioè ai medici, agli infermieri, alle forze dell’ordine, che tutelano la salute di tutti non esitando ad esporsi al pericolo.

La festa della luce però illumina non solo ciò che è esterno a noi, ma soprattutto la nostra interiorità, dove ci sono sempre motivi di speranza.

Tashi delek e buon Deepawali a tutti

Thonla